No all’unione nazionale ! Giù le mani dalle libertà!

Il 7 gennaio, a Parigi, due islamisti richiamandosi a Al Qaida hanno dato l’assalto alla sede del settimanale Charlie Hebdo, uccidendo i fumettisti Cabu, Charb, Honoré, Tignous, Wolinski. Hanno inoltre giustiziato quattro altri collaboratori del giornale, un visitatore e due poliziotti. Lo stesso giorno, un altro islamista, legato ai due primi, ma richiamandosi invece a Daesh, ha ucciso una poliziotta comunale che badava al traffico a Montrouge nella periferia parigina e ferito un netturbino prima di uccidere quattro clienti in un supermercato kosher a Parigi.

I tre fanatici non hanno aggredito l’esercito sionista e neanche “la Francia”: non se la sono presa collo Stato maggiore dell’esercito francese o colla sede d’un servizio segreto (quali la DGSE o la DGSI …), e neanche alla Primavera francese fascista e omofoba o al settimanale razzista Minute. Sta di fatto che i reazionari islamisti hanno assassinato artisti colla scusa che prendevano in giro tutte le religioni ed alcuni abitanti del 20esimo “arrondissement” di Parigi perché erano ebrei.

Il fondamentalismo musulmano non è una fede religiosa, ma una corrente politica fascista. Nelle zone da esso controllate, nel Medio-Oriente come in Africa, le bande islamistico-mafiose torturano gli opponenti politici e li giustiziano, difendono la proprietà privata, vietano gli scioperi e liquidano le organizzazioni operaie, ammazzano più Arabi e Curdi di quanto non facciano gli eserciti imperialisti e sionista, opprimono con violenza le donne, i giovani e gli omosessuali, proibiscono qualsiasi tipo di attività artistica e perseguitano le altre fedi religiose.

L’islamismo è il prodotto dell’imputridimento del capitalismo: è stato promosso dai servizi segreti americani, pakistani, turchi e israeliani; è finanziato dalle monarchie del Golfo alleate degli Stati Uniti e della Francia; è collegato col capitalismo mondiale tramite i diversi traffici in cui è coinvolto: droga, petrolio, armi … Trova una certa eco nei paesi dominati, ma anche presso le minoranze arabe o musulmane oppresse nei paesi dominanti, travestendosi, sotto mentite spoglie, da anti-imperialista e anti-sionista.

Tutto ciò è reso possibile per il fatto che gli Stati imperialisti come Stati Uniti e Francia alimentano nel proprio seno le discriminazioni contro le minoranze etniche (ad esempio, il premier francese Valls ha potuto dichiarare che i Rom erano inassimilabili dalla società francese). Essi giustificano pure la colonizzazione sionista della Palestina. Per proteggere le proprie imprese capitaliste, le quali saccheggiano l’ambiente e sfruttano i lavoratori nel mondo intero, le potenze imperialiste intervengono all’estero per appoggiare regimi despotici, ordire colpi di stato; bombardare, occupare, uccidere e torturare chi osa sfidarle.

Hollande accoglie la razzista Le Pen e sfila accanto al primo ministro israeliano Netanyahou che ha distrutto Gaza e massacrato 2000 Palestinesi questa scorsa estate 2014 e al ministro degli Affari Esteri degli Emirati arabi uniti, una monarchia assolutistica che vieta i sindacati e la libera stampa, applica la sharia. Eppure il Partito Socialista (PS), il Partito Comunista Francese (PCF), il Partito di Sinistra (PdG) come tutti i vertici sindacali (CFDT, CGT, FO, FSU, Solidaires, UNSA) preconizzano l’”unità repubblicana” e sfilano coi capi del partito di destra (UMP).

L’unione nazionale, sia essa costituita contro il Kaiser come nell’agosto 1914 o contro gli djihadisti in questo mese di gennaio 2015, trasforma sempre il proletariato e la gioventù in pedine della classe egemone. Essa sfocerà sullo spionaggio generalizzato della popolazione, sul venir meno delle libertà democratiche ( dal 2001 sono già state varate 15 leggi “anti-terroristiche”), sul rafforzamento dell’apparato repressivo dello Stato (servizi segreti, esercito, polizia nazionale …) che si rivela sempre impotente di fronte al terrorismo. Invece le leggi liberticide e l’apparato statale di repressione costituiscono una minaccia per gli scioperi, le lotte sociali e la rivoluzione sociale in questo paese come altrove. Il Gruppo di Intervento della Polizia Nazionale (GIPN) è già intervenuto contro lo sciopero dei postini, il Gruppo di Intervento della Gendarmeria Nazionale (GIGN) è già intervenuto contro uno sciopero dei lavoratori del trasporto marittimo.

I lavoratori e la gioventù di questo paese, a prescindere dalla loro etnia, religione, o assenza di religione, devono unirsi per difendere le libertà democratiche. Devono anche combattere le campagne xenofobe e islamofobe dei partiti borghesi siano essi “repubblicani” come l’UMP o fascistoidi come il Fronte Nazionale (FN), gli interventi militari imperialisti e la caccia agli immigrati condotti dal governo del PS e del Partito Radicale di Sinistra (PRG). Per sradicare definitivamente il fascismo di ogni specie, bisogna svellere il capitalismo da questo paese e dal mondo intero tramite l’azione rivoluzionaria dei lavoratori di tutti i paesi.

Tutte le organizzazioni operaie rompano coll’”unione nazionale”! Nessuna limitazione alle libertà democratiche! Protezione delle sinagoghe e delle moschee! Basta con i finanziamenti alla Chiesa cattolica e alle sue scuole! Ritiro di tutte le truppe francesi dai paesi esteri! Libera circolazione di tutti i lavoratori e di tutti i giovani per studiare e lavorare in qualsiasi paese!

11 gennaio 2015
Groupe marxiste internationaliste
[Gruppo marxista internazionalista]
groupemarxiste.info